Moto

« Older   Newer »
  Share  
dj kekko mix
view post Posted on 6/1/2010, 11:54




La motocicletta è un veicolo a 2 ruote, provvisto di motore, appartenente alla categoria dei motoveicoli
Il termine "motocicletta" deriva dal marchio commerciale "Motocyclette" con il quale venne battezzato il primo modello prodotto dall'azienda parigina Werner che, per prima, aveva ideato l'applicazione del motore a combustione interna ausiliario ad una comune bicicletta, depositando i relativi brevetto e denominazione il 7 gennaio 1897. Il termine "Motocyclette" si diffuse rapidamente e divenne talmente popolare in tutta Europa, già nel primo decennio del XX secolo, da costringere il tribunale di Parigi, per ragioni di pubblico interesse, a cancellare la precedente concessione di esclusività del marchio ai fratelli Werner e riconoscerlo nel pubblico dominio.La motocicletta ha 2 ruote in linea e la stabilità del mezzo in movimento viene garantita dal principio di conservazione del momento angolare. Le variazioni di direzione della motocicletta vengono comandate tramite un manubrio, con sfruttamento degli effetti giroscopici causati dalla conservazione del momento angolare.
Nella motocicletta propriamente detta, escludendo il caso particolare degli scooter, il centauro e l'eventuale passeggero siedono sul mezzo appoggiandosi su una sella, il guidatore utilizza il manubrio per l'appoggio delle mani e per comandare, sul lato sinistro, l'eventuale frizione; sul lato destro sono invece presenti i comandi relativi all'impianto frenante (relativo alla ruota anteriore) e all'acceleratore che regola la velocità. I piedi si appoggiano invece su apposite pedane, da dove il piede comanda il freno posteriore (talora, in impianti particolari, la pressione sul comando interviene parzialmente anche sul freno della ruota anteriore) e (ad eccezione dei veicoli a cambio automatico) il cambio delle marce. La posizione destra/sinistra dei due comandi in passato non è stata ben definita, ma la produzione attuale è improntata alla scelta di avere il pedale del freno a destra e quella del cambio a sinistra.
La propulsione del mezzo viene garantita dalla presenza di un motore a combustione interna alimentato con benzina. vengono utilizzati motori a quattro tempi o motori a due tempi, con questi ultimi in graduale diminuzione di numero, soprattutto a causa delle normative anti-inquinamento.
Questo tipo di veicolo, per poter circolare sulle strade, deve soddisfare i requisiti dettati dai codici della strada in vigore nelle varie nazioni e possedere una regolare omologazione. Anche i requisiti necessari per condurre il veicolo e per l'ammissione o meno del trasporto del passeggero sono codificate all'interno dei codici stessi e possono differire da nazione a nazione.
Alla motocicletta può essere a volte agganciato un elemento esterno: un carrozzino laterale atto a trasportare persone definito sidecar o, più raramente, un rimorchio posteriore atto al trasporto di merci e bagagli.L'invenzione della motocicletta viene fatta risalire all'ingegnere francese Louis-Guillaume Perreaux che depositò il relativo brevetto (n.83691) il 16 marzo 1869 e realizzò un veicolo a due ruote funzionante a vapore.
La prima motocicletta con motore a combustione interna si deve a due inventori tedeschi, Gottlieb Daimler e Wilhelm Maybach, che costruirono il primo prototipo, nel 1885, in una piccola officina di Cannstatt (nelle vicinanze di Stoccarda).
Nel 1894 i primi esemplari funzionanti vennero messi in vendita dalla Hildebrand & Wolfmüller e da quel momento si assistette ad una continua evoluzione della motocicletta, grazie ad aziende di tutto il Mondo, sia in Europa che negli USA.
Come nella parallela storia dell'automobile, il mondo delle motociclette di produzione è andato sempre di pari passo con quello delle competizioni e se, nel mondo dell'automobilismo, già nel 1894 si sviluppava una competizione degna di tale nome con la Parigi-Rouen, l'anno successivo si registravano le prime iscrizioni di bicicli a motore alla Paris-Bordeaux-Paris.
Se i primi modelli costruiti non erano altro che biciclette a cui venivano applicati gli apparati di propulsione, l'evoluzione tecnica ed estetica è stata continua, così come il distanziamento progettuale con le due ruote a propulsione umana. Già nei primi decenni del XX secolo la tipologia classica era quella delle moto sottocanna e si vedevano i primi esempi di sospensioni per migliorare il comfort di marcia.
Fino agli anni sessanta la produzione era per la gran parte europea, con l'industria britannica, tedesca e italiana in particolare evidenza, negli ultimi decenni la parte del leone viene fatta dalle industrie giapponesi.Elementi fondamentali del motociclo, ma non pertinenti con la propulsione:
Telaio e telaietto (detto anche sottotelaio o telaio ausiliario), elementi statici atti al collegamento della parti ciclistiche, motoristiche e delle sovrastrutture
Sella, necessaria per permettere la seduta sulla moto, presente praticamente su tutte le motociclette, ad esclusione delle moderne moto da trial
Pedane elementi fissati al telaio che permettono la giusta postura dei piedi/gambe
Cavalletto/Stampella laterale, elementi che permettono il posteggio della moto, presenti singolarmente o in accoppiata.
Sistemi sospensori-ammortizzanti, elementi dinamici atti ad assorbire le asperità del terreno e garantire il corretto contatto al suolo
Forcella elemento anteriore, di norma anche collegato con il Manubrio; quest'ultimo necessario per la direzionalità del mezzo
Forcellone, elemento posteriore, che solo in rarissimi casi è un elemento rigido come nel caso della bicicletta
Ruote, parti ruotanti della ciclistica
Cerchione, sorregge lo pneumatico, con parte del sistema frenante ruotante e/o del sistema di trasmissione
Pneumatico, elemento fondamentale per garantire la tenuta del mezzo
Impianto frenante, presenta sia una parte statica che una dinamica; entrambe permettono il rallentamento o l'arresto del mezzo, questo sistema è generalmente presente sia anteriormente che posteriormente, ma in alcuni sporadici casi come in alcuni modelli di chopper viene a mancare l'elemento anteriore.Elementi fondamentali per la propulsione del mezzo:
Blocco motore parti meccaniche di trasmissione/trasformazione energetica del propulsore, da non confondere con il "banco motore" (blocco motore senza il gruppo termico)
Gruppo termico parte che si occupa della trasformazione da chimica a meccanica dell'energia e che richiede un determinato impianto di raffreddamento
Carter elemento che racchiude e sorregge le parti fondamentali del blocco motore
Cambio utile per permettere la variazione del rapporto di riduzione tra motore e ruota motrice
Frizione serve per connettere o sconnettere il motore dal cambio o dalla trasmissione finale
Impianto d'accensione necessario per la trasformazione chimica termica del combustibile
Impianto d'alimentazione permette la giusta alimentazione del motore
Impianto di scarico permette il corretto trattamento dei gas di scarico
Impianto d'avviamento per permettere il facile avviamento del propulsore
Trasmissione tutti gli organi che connettono il gruppo termico alla ruota, si divide in primaria (dal motore al cambio) e secondaria (dal cambio alla ruota) che possono essere il giunto cardanico, il sistema corona/pignone a catena o a ruote dentate con cinghia dentata.Elementi non obbligatoriamente presenti o necessari per la conduzione di un mezzo:
Carenatura elemento/i necessari per la copertura delle parti meccaniche esposte e per la protezione dall'aria, i parafanghi sono compresi in questa categoria
Impianto elettrico ausiliario impianto elettrico non necessario per il funzionamento della moto, ma utile e/o obbligatorio per la circolazione
Impianto d'illuminazione parte dell'impianto necessaria per l'illuminazione e la segnalazione della posizione
Avvisatore acustico
Indicatori direzionali utile per soddisfare più facilmente l'obbligo stabilito dalla legge di segnalare i propri cambi di direzione, ancorati alla forcella o inseriti nell'eventuale carenatura
Blocchetto/i comandi elementi posizionati sul manubrio che contengono gli interruttori per il funzionamento dell'impianto elettrico e di avviamento
Strumentazione elementi di misurazione o avvertimento, atti a indicare determinate condizioni operative, posizionati nella parte anteriore del mezzo e generalmente vincolati alla piastra superiore della forcella o, più raramente, al serbatoio
Contagiri indica il regime operativo del motore
Contachilometri indica la strada percorsa
Tachimetro visualizza la velocità di percorrenza
Termometri possono indicare sia i dati di temperatura esterna che quelli specifici a organi del motore e al loro raffreddamento
Indicatore del livello del carburante, ha sostituito l'uso del rubinetto della benzina con posizione della riserva
Spie di funzionamento utili per la segnalazione della maggior parte delle avarie
Specchietti retrovisori utili per la visualizzazione dei mezzi sopraggiungenti alle spalle
Portapacchi elementi che permettono il trasporto di scatole o pacchi, una variante è il "portacasco"
Motovalige borse che vengono fissate lateralmente o posteriormente, raramente sul serbatoio del mezzo per aumentare la capacità di carico

image
image
 
Top
0 replies since 6/1/2010, 11:54   85 views
  Share